martedì 15 febbraio 2011

L ' Arlecchino

Filastrocca di Carnevale

Per fare un vestito ad arlecchino
ci mise una toppa Meneghino,
ne mise un'altra Pulcinella,
una Gianduia, una Brighella.
Pantalone, vecchio pidocchio,
ci mise uno strappo sul ginocchio,
e Stenterello, largo di mano
qualche macchia di vino toscano.
Colombina che lo cucì
fece un vestito stretto così.
Arlecchino lo mise lo stesso
ma ci stava un tantino perplesso.
Disse allora Balanzone,
bolognese dottorone :
'Ti assicuro e te lo giuro
che ti andrà bene li mese venturo
se osserverai la mia ricetta:
un giorno digiuno e l'altro bolletta!".

da "Il vestito di Arlecchino" di Rodari







Ho cercato di dare il mio contributo al Carnevale prendendo spunto da questa simpaticissima e famosa filastrocca di Gianni Rodari che ho sentito recitare da mia figlia a scuola. Il mio gufo però ha già mangiato troppe frittelle:)... da oggi "digiuno e bolletta"!

3 commenti:

  1. Avrà pure mangiato troppe frittelle, ma gli hai cucito addosso un vestito perfetto! E' un... Carnevale di colori, complimenti! Chissà la difficoltà nel realizzarlo... Brava davvero.

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  2. Ho visto tutte le opere che hai pubblicato nel blog. Anto, hai talento e fantasia e i risultati si vedono. Il gufo Arlecchino, ma anche tutti gli altri amici animaletti, sono lì a dimostrarlo. Bravissima.
    Per aiutare il gufo posso mangiarle io le frittelle?

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