Filastrocca di Carnevale
Per fare un vestito ad arlecchino
ci mise una toppa Meneghino,
ne mise un'altra Pulcinella,
una Gianduia, una Brighella.
Pantalone, vecchio pidocchio,
ci mise uno strappo sul ginocchio,
e Stenterello, largo di mano
qualche macchia di vino toscano.
Colombina che lo cucì
fece un vestito stretto così.
Arlecchino lo mise lo stesso
ma ci stava un tantino perplesso.
Disse allora Balanzone,
bolognese dottorone :
'Ti assicuro e te lo giuro
che ti andrà bene li mese venturo
se osserverai la mia ricetta:
un giorno digiuno e l'altro bolletta!".
da "Il vestito di Arlecchino" di Rodari
Ho cercato di dare il mio contributo al Carnevale prendendo spunto da questa simpaticissima e famosa filastrocca di Gianni Rodari che ho sentito recitare da mia figlia a scuola. Il mio gufo però ha già mangiato troppe frittelle:)... da oggi "digiuno e bolletta"!